Azienda Agricola Buonamici

L’Azienda Agricola Buonamici si trova a Fiesole, sulle colline che circondano Firenze, un territorio da sempre vocato alla coltivazione dell’olivo grazie alla sua altitudine e alle caratteristiche del terreno.

Nel 1991 i fratelli Cesare e Cesara Buonamici, proseguendo quella che era un’antica tradizione di famiglia, iniziano l’attività di produzione di olio extravergine d’oliva su un terreno di 250 ettari con oltre 20.000 olivi.

L’azienda è sempre stata molto attiva nella ricerca di un modello di sviluppo sostenibile: ottiene la certificazione biologica nel 1995, una delle prime in Toscana, e in seguito sviluppa la produzione autonoma di energia grazie ad un impianto termico a biomassa alimentato a nocciolino di oliva.

La sfida più grande per Cesare Buonamici è stata la ricerca di soluzioni innovative nella lavorazione delle olive che consentissero di trasferire nell’olio i potenti antiossidanti presenti nel frutto.

Nasce così il progetto OLEOSALUSISTEM sviluppato in collaborazione con la Regione Toscana che porta alla creazione nel 2011 di Salutaris, olio prodotto con un innovativo sistema di estrazione a freddo “sottovuoto” che limita il processo ossidativo conservando nel prodotto finito tutta la ricchezza di antiossidanti naturali come i polifenoli e la vitamina E, presenti nell'oliva.

Quest’approfondito studio sulle caratteristiche dell’oliva è stato determinante anche nello sviluppo della linea di cosmetici per tutto il corpo a base di olio extravergine di oliva, un elemento che grazie alle sue proprietà lenitive, idratanti e cicatrizzanti è stato fin dall’antichità utilizzato come cosmetico naturale.

L’azienda, forte della sua esperienza nell’agricoltura biologica, ha iniziato anche a selezionare le migliori produzioni italiane di ortaggi con cui produce passate, conserve e sughi pronti biologici secondo ricette tradizionali.

Eataly ha scelto i prodotti dell’Azienda Agricola Buonamici perché rappresentano la perfetta sintesi tra la ricerca di soluzioni tecniche innovative e il recupero di pratiche di coltivazione tradizionali che valorizzano l’ambiente e il territorio.