Un vino bianco di Borgogno: Era Ora!

La cantina Borgogno dal 1761 produce Barolo nel cuore delle Langhe. Un’azienda con una lunga tradizione nella vinificazione del nebbiolo, che dopo 250 anni ha deciso di portare una ventata di novità nella propria gamma. E' nato così Era Ora, il suo primo vino bianco: un riesling di carattere, fresco e minerale. Ne parliamo con Andrea Farinetti, della cantina Borgogno.

Produrre il primo vino bianco a Borgogno, una cantina con 250 anni di storia nella produzione di vino rosso, è un progetto ambizioso. Quando nasce questa idea?

Dopo aver acquistato la cantina nel 2008 abbiamo subito pensato alla produzione di un vino bianco. Sapevamo però che non poteva essere un vino come molti altri, ma doveva rispettare la lunga tradizione dell’azienda. Ci siamo presi alcuni anni di tempo per sperimentare e trovare la strada giusta per realizzare un vino che ha tutte le caratteristiche di un vero Borgogno: rappresenta il territorio, la sua lunga tradizione vinicola, ha un grande carattere in grado di evolversi nel tempo, come il Barolo.

Tra i tanti vitigni a bacca bianca avete scelto il riesling, perché?

Il riesling è uno dei vitigni bianchi più interessanti perché abbina a delicati aromi fruttati note fresche e minerali che sono diretta espressione del territorio in cui è coltivato. Ha un grande potenziale d’invecchiamento perché con il passare del tempo evolve senza perdere freschezza. Il riesling inoltre si esprime molto bene nelle Langhe: oltre a noi altri produttori stanno lavorando bene in questo senso, come Ettore Germano con il suo Herzù.

Era Ora è un nome originale, come nasce?

Era Ora è un nome immediato, si spiega da solo: dopo 250 anni era arrivato il momento di produrre un vino bianco a Borgogno. L’idea è stata di Oscar Farinetti e prosegue la strada già intrapresa con i nostri vini rossi: un vino non è solo una denominazione, con il suo nome può raccontare una storia, come Resistenza, No Name, Teorie.

Dalla terra alla cantina, quali sono le scelte fatte nella produzione di questo vino?

Abbiamo individuato un terreno nella zona Albaretto Torre coltivato a riesling da circa 9 anni, un vigneto giovane. La posizione è particolarmente felice perché qui arrivano il vento marin dalla costa ligure e i venti dalle montagne che, insieme al terreno calcareo argilloso, conferiscono all’uva la sua freschezza e mineralità. Vogliamo toccare il meno possibile la natura del frutto, per questo l’affinamento di questo vino bianco avviene solo per un anno in botti d’acciaio, così da mantenere tutti i profumi di fiori e frutta fresca presenti nell’uva.

Se dovessi descrivere questo vino in due parole?

Lo ritengo un vino bianco informale ma autorevole. Informale perché di pronta beva, immediato nella sua giovinezza grazie alla piacevole freschezza e ai suoi profumi di frutta. Autorevole perché molto elegante e di carattere, con una struttura in grado di evolversi molto bene nel tempo esprimendo le note terziarie di idrocarburi tipiche del vitigno.

Puoi darci qualche consiglio per degustare al meglio questo vino bianco?

Era Ora è un vino bianco molto versatile che pulisce la bocca e la mantiene fresca, grazie al delicato equilibrio tra il residuo zuccherino e l’acidità. Non è grasso né troppo rotondo in bocca, non appesantisce il palato, per questo è ottimo sia bevuto da solo che accompagnato a pietanze di pesce o carni bianche.

Oggi Era Ora, domani che sarà?

Stiamo facendo esperimenti molto interessanti su alcuni vini rossi che saranno prodotti in edizioni super limitate. Continueremo a investire su prodotti a cui teniamo molto come No Name, il nostro vino rosso prodotto da uve nebbiolo coltivate nelle migliori zone di Barolo ma non classificato secondo la denominazione: un gesto di protesta contro l’eccessiva burocratizzazione del mondo del vino.