Eataly sostiene il progetto Prati Stabili di Slow Food

Eataly sostiene il nuovo e importante progetto lanciato da Slow Food: "Salviamo i prati stabili e i pascoli".

L'obiettivo è quello di valorizzare le produzioni ottenute sui prati stabili, coinvolgendo gli allevatori delle pianure, incoraggiandoli a riconvertirei terreni sfruttati dalle monocolture, e gli allevatori che custodiscono le praterie sulle montagne, sugli altopiani, sulle colline, nelle aree più marginali, riconoscendo e valorizzando il loro prezioso lavoro di conservazione ambientale.

I prati stabili: perchè non tutti i prati sono uguali!

Tantissimi dei prati che vediamo sono spesso seminati con una sola essenza. I prati stabili invece sono naturali e ricchi di decine di erbe differenti, arrivando addirittura a cento diverse tipologie in alta montagna.

Necessitano comunque dell'intervento dell'uomo, per essere curati, sfalciati o pascolati. Ma coloro che se ne prendono maggiormente cura sono gli animali come bovini, pecore, capre e insetti come api, farfalle, vespe, coccinelle.

Purtroppo però negli ultimi 60 anni la loro superficie è andata via via riducendosi. In montagna a causa dello spopolamento e per l'abbandono, in pianura a causa delle monocolture e della cementificazione.

Slow Food in collaborazione con i partner scientifici, Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari (DISAFA) e il Dipartimento di Scienze Veterinarie (DSV) dell’Università di Torino, l’Università di Palermo, l’Institut Agricole Régional della Valle d’Aosta e la Fondazione Mach e i Partner tecnici Agricoltura Simbiotica e il Laboratorio Chimico della Camera di Commercio di Torino, con il sostegno di Eataly: vuole invertire la rotta e salvaguardare e ripristinare questi prati che ci permettono di avere prodotti più buoni e più salubri.

Prati stabili

Perchè vogliamo salvarli

- sono oasi di biodiversità: erbe, arbusti, insetti, uccelli e altri piccoli animali selvatici
- sono importanti per la salute: il latte di animali nutriti con erba e fieni di prati stabili è ricco di vitamine e altri antiossidanti, soprattutto di omega-3
- mantengono l’equilibrio del territorio: dove c’è un prato ben gestito, è più difficile che divampi un incendio o che si formino slavine
- fanno bene agli animali: brucare le erbe preferite, sdraiarsi a ruminare, migliora il loro benessere
- sono serbatoi di carbonio: non lo rilasciano facilmente, neppure se scoppia un incendio, perché lo trattengono nelle radici
- sono un patrimonio culturale: prati e pascoli sono legati alla cultura pastorale e al suo patrimonio di saperi
- sono un’opportunità economica: dai prati stabili si ottengono prodotti di eccellenza

Inoltre uno spettacolo naturale: importanti per conservare i paesaggi, una parte importante della cultura e dell’identità delle comunità locali.

Progetto prati stabili
Progetto prati stabili
Progetto prati stabili

I protagonisti del progetto

L'obiettivo è di conservare i prati stabili e aumentare progressivamente la loro superficie, coinvolgendo diversi attori:

- Gli allevatori e i produttori che si impegnano a preservare o a ripristinare i prati stabili, dando valore alle loro produzioni.
- I consumatori rendendoli più consapevoli del valore dei prati stabili e del pericolo che deriva dalla perdita di queste risorse, invitandoli a cercare sul mercato prodotti che li tutelano, riconoscendo ai produttori un prezzo giusto e remunerativo.
- Studiosi e tecnici in grado di dare un aiuto concreto ai produttori, per migliorare la qualità dei loro allevamenti e dei loro prodotti.

Scopri di più sul progetto "Salviamo i prati stabili e i pascoli" e tutte le attività previste per il 2022 e per il 2023.

SCOPRI DI PIÙ SUL PROGETTO

Il progetto di Slow Food "Salviamo i prati stabili e i pascoli" verrà presentato per la prima volta in una conferenza dedicata venerdì 23 settembre, durante Terra Madre Salone del Gusto 2022, evento mondiale dedicato al cibo buono, pulito e giusto, che si terrà a Torino.

>> Dai un occhio alla news dedicata all'evento, scopri i relatori e tutti i dettagli per partecipare.